Il Natale è una festa pagana o cristiana?

Quando si mette a confronto una festa pagana ed una cristiana è sempre difficile rispondere, e la questione va osservata da numerosi punti di vista.

La data del Natale cristiano cade il 25 dicembre, ed alcuni apologeti cristiani hanno identificato questa data con il Sole Invitto di introduzione Aureliana. Questa notizia tuttavia non è suffragata da altre fonti, il che farebbe nascere il sospetto che non sia vero. Va per altro detto che le imperfezioni del calendario Giuliano causavano facilmente un certo spostamento delle date complice anche la precessione degli equinozi. Infatti c’è chi ha proposto che la festa del Sole Invitto e di Natale fossero state poste il giorno del Solstizio d’Inverno, poi spostatosi con gli aggiustamenti calendariali, e fissato definitivamente al 25 dicembre solo con il Concilio di Nicea. Quindi se la scelta della data sia stata volontaria nel coprire una festa pagana è incerto, perché incerti erano i calendari all’epoca. Continua la lettura di Il Natale è una festa pagana o cristiana?

La sacralità dell’avvoltoio

Tutti conoscono la storia della fondazione di Roma. Quando Romolo e Remo dovettero scegliere chi dei due sarebbe dovuto essere il Re fondatore della nuova città interrogarono gli Dèi. Questi mandarono sei avvoltoi a Remo, e successivamente dodici a Romolo, permettendogli così di ottenere il diritto a regnare. Il dettaglio degli avvoltoi ci viene riportato da numerose fonti.[1]
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Alla ricerca del dio Volturno: il vento, il fiume e l’avvoltoio

Il dio Velthurna è stato assimilato dai romani e reso col nome di Vertumnus[1] con la presa di Volsinii nel 264ac[2]. Di questa divinità ne ha già parlato il nostro M. Cefis in un suo ottimo articolo (qui), mentre sulla festa del dio, i Vertumnalia, ne ha parlato l’autore precedentemente (qui).
Riassumendo i precedenti si evince che Vertumno (o Vortumno)[3] è un dio di difficile identificazione, caratterizzato dall’essere trasformista. È il dio che tramuta la stagione estiva in invernale, posto calendarialmente all’opposto di Giano al fine di portare a compimento l’anno nel suo punto di massima ascesa, per poi rigirarsi (vertere o vortere) verso l’inverno.[4]
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