November: il mese dei Ludi Plebei

A Novembre si ripete quasi esattamente il ciclo di Settembre declinato in diversa maniera. Ai Ludi Romani si sostituiscono i Ludi Plebei con un proprio Epulum Iovis. Quando questa festa sia stata introdotta non sappiamo con certezza, ma sappiamo che nel IIIsec. ac venivano già festeggiati. Nel 213ac la situazione politica era tale per cui si decise di estendere la durata dei Ludi «Ludi Plebei per biduum instaurati et Iovis epulum fuit ludorum causa» (Liv. 25,2,10), siccome “instaurare” in ambito religioso significa anche “ripetere/rinnovare”, si può tradurre «ai Ludi Plebei si aggiunse l’epulum Iovis e per questo motivo si aumentarono gli stessi ludi di due giornate».

I plebei erano la classe di popolazione caratterizzata dagli “immigrati”, nel senso che non erano eredi dei primi cittadini romani (i Patrizi). In questo senso ci sentiremmo di identificare questi Ludi con quelle Ferie Latine che riunivano insieme tutti i Latini. Se dunque i Latini non sono propriamente romani, ma hanno portato fin dall’era monarchica un grande apporto in termini di popolazione, non ci stupiremmo se Roma avesse visto la necessità di fare un’interpretatio della festa latina a Roma. Perciò al “troppo romano” Giove vennero affiancate anche Fortuna e Feronia (cal. Precesareo, anziate e arvale). All’era romana computata dal clavus annalis si aggiunse l’“era plebea” computata con l’ingresso in carica degli edili plebei in coincidenza con la celebrazione dei ludi di novembre, la cui cura spettava loro come primo compito (Liv.30,39). Va tuttavia detto che la maggior parte degli studiosi ritiene che le Ferie Latine siano da identificarsi nei Ludi Romani.

La scelta di porre la Fortuna Primigenia contemporaneamente a Giove aveva la funzione di temperarlo permettendo così ai plebei di richiamare la polemica contro il patriziato. Quanto a Feronia ella era dea tutelare dei liberti i quali -probabilmente- la unirono alle divinità plebee quando questi divennero una buona fetta dei plebei. Si consideri anche che a Terracina vi era un culto rivolto alla manomissione degli schiavi sacro a Feronia (Serv. ad Aen. 8,564).

Questa presa di posizione dei Plebei è ammissibile solo in virtù del fatto che ci si avvicina all’ultimo rivolgimento dell’anno, quello del Solstizio d’Inverno, quando il Sole e dieu- (il cielo luminoso) cioè Giove, si trova al minimo della sua potenza.

 

Segue l’elenco delle festività ed un breve accenno su ognuna di esse.
Le date sono inserite con il computo romano, per due ragioni:
1) permettere al lettore esperto di inserire nel feste nel sistema calendariale che reputa più appropriato (cosa impossibile con la nostra datazione ordinaria);

2) far prendere al lettore novizio dimestichezza con il sistema di computo inclusivo che conta i giorni mancanti dalla festa successiva;
Per la comprensione della datazione rimandiamo ai precedenti articoli: Kal-Non-IdusCalendario Romano: RomuleoCalendario Romano: Numa; “Calendario Romano: Cesare e successivi” ; Come si legge il calendario romano?

  • Kal NOV F
  • ad IV non C Eponae
  • ad III non C Ludi Plebei
  • NON N  
  • ad VI eid C Mundus Patet, Ludi Plebei
  • EID NP Feronia, Fortuna Pr., Epulum Iovis, Soranus, Ludi Plebei
  • ad XV kal dec Ludi Plebei
  • ad XIII kal dec Lectisternia Cibele

Per le qualità dei giorni (F,N,C,FP,EN,NP,Q.ST.D.F. e Q.R.C.F.) vedi qui.

 

Emanuele Viotti

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